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Mercato auto Europa: +1,9% a maggio. Le vetture ricaricabili crescono nel mese del 33% ma l'Italia è ancora indietro per la mobilità sostenibile: BEV al 5,1%, meno di 1/3 del mercato continentale (17,4%)

Periodo di pubblicazione: 25 giugno 2025
Periodo di riferimento dei dati: maggio 2025

• Immatricolate 1.113.194 nuove auto nel mese, 5.572.458 da gennaio a maggio (+0,1%) • Il Consiglio Europeo - Ecofin ha approvato la riallocazione di 597,3 milioni dal PNRR per incentivare l’acquisto di veicoli elettrici in Italia: UNRAE auspica un’urgente e semplificata attuazione • Scade ad agosto la Delega Fiscale, un’occasione imperdibile per rivedere la fiscalità delle auto aziendali in chiave “green”

 Scarica allegato: 01 Comunicato Stampa UNRAE mercato Europa Maggio 2025 e infografica_685c0a3b4753e.pdf


Il mercato dell’auto in Europa segna a maggio un incremento dell’1,9% con 1.113.194 immatricolazioni, rispetto alle 1.092.323 dello stesso mese 2024. I primi cinque mesi dell’anno archiviano una sostanziale stabilità (+0,1%) con 5.572.458 unità rispetto alle 5.567.714 di gennaio-maggio 2024. Rispetto al periodo pre-Covid il mese perde il 23% e il cumulato il 20%, richiamando la necessità di sostenere il mercato e gestire la transizione ecologica in maniera pragmatica senza penalizzare il comparto.

 

Nel mese si riscontrano andamenti differenziati fra i cinque Major Market: la Spagna segna un +18,6%, il Regno Unito cresce dell’1,6%, la Germania è in positivo per l’1,2%, l’Italia registra una sostanziale stabilità (-0,1%), mentre la Francia in controtendenza cede il 12,3% delle immatricolazioni di auto nuove.

 

Nei cinque mesi la Spagna cresce del 13,6%, il Regno Unito del 2,8%, l’Italia cede lo 0,5%, la Germania il 2,4% e la Francia segna un -8,2%. A maggio e nei primi cinque mesi dell’anno, l’Italia copre la terza posizione tra i cinque Major Market.

 

Nel mese di maggio, fra i Major Market, l’Italia si conferma fanalino di coda in Europa per le auto “con la spina” (ECV), raggiungendo una quota di solo l’11,4%, con le BEV al 5,1% e le PHEV al 6,3%. Resta pertanto molto ampio il divario con: Germania con ECV al 28,5% (BEV al 18,0% e PHEV 10,5%), Regno Unito con ECV al 33,7% (BEV 21,8% e PHEV 11,9%), Francia con ECV al 22,3% (BEV 15,7% e PHEV 6,6%) e Spagna con ECV al 19,3% (BEV 7,9% e PHEV 11,4%).

 

Nel totale del mercato europeo in maggio le ECV coprono il 27,1% di share: BEV al 17,4% (+3,5 p.p.) e PHEV al 9,7% (+2,9 p.p.).

 

Lo stesso scenario si ritrova in gennaio-maggio, dove l’Italia figura ancora ultima tra le cinque, con una quota di ECV al 10,0% (BEV al 5,1% e PHEV al 4,9%), contro: Germania con ECV al 27,5% (BEV 17,6% e PHEV 9,9%), Regno Unito con ECV al 31,0% (BEV 20,9% e PHEV 10,1%), Francia con ECV al 23,4% (BEV 17,8% e PHEV 5,6%) e Spagna con ECV al 15,8% (BEV 7,1% e PHEV 8,7%).

 

Nel totale del mercato europeo dei 5 mesi le ECV coprono il 25,6% di share: BEV al 17,1% (+3,7 p.p.) e PHEV all'8,5% (+1,3 p.p.).

 

Per quanto concerne le vetture ricaricabili, nel mese di maggio, Andrea Cardinali, Direttore Generale di UNRAE sottolinea: “Il mercato europeo delle vetture ECV cresce in maggio del 33%, al 27,1% di quota, ma l’Italia si ferma all’11,4%, con BEV al 5,1%, meno di 1/3 della quota media in Europa (17,4%). Non è accettabile che il nostro Paese rimanga sempre in ultima posizione fra i Major Market e ben lontano da tanti altri Paesi più progrediti per quanto riguarda la transizione: è il momento di scelte strutturali, come indicato già da tempo dall’UNRAE”.

 

In ambito europeo, lo scorso 17 giugno è stata pubblicata la modifica al Regolamento sui target di emissione di CO2 che introduce maggiore flessibilità per il calcolo della conformità nel triennio 2025-2027. Tale provvedimento entrerà in vigore già a partire dal 9 luglio 2025 e sarà immediatamente applicabile. Una misura apprezzata ma che, come già ribadito dall’UNRAE, è arrivata però in modo tardivo rispetto ai piani di investimento dei produttori di auto.

 

Inoltre, lo scorso 20 giugno il Consiglio Ecofin ha approvato la valutazione positiva della Commissione Europea sulla revisione tecnica del PNRR, che prevede la riallocazione delle risorse residue (pari a 597,3 milioni) precedentemente destinate all’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica, incentivando la sostituzione di veicoli a combustione interna con veicoli a zero emissioni.

 

L’UNRAE si augura che possano essere presto operative le misure proposte, evitando così rischi di stagnazione del mercato. “È auspicabile rimuovere i numerosi paletti ora previsti ed assolutamente da evitare introdurne ulteriori, come un eco-score che, oltre a discriminare e rendere difficilmente applicabili gli incentivi, allungherebbe moltissimo i tempi di attuazione. Il paradosso italiano è che abbiamo le risorse ma non riusciamo a spenderle. Vanno rimossi gli ostacoli che impediscono di trasformare i fondi in mobilità sostenibile reale”, ha dichiarato Andrea Cardinali.

 

Inoltre, nei giorni scorsi il Governo italiano ha adottato il Piano di Azione Nazionale per il miglioramento della qualità dell’aria, con uno stanziamento pari a 2,4 miliardi di euro, volti a finanziare numerose misure, tra cui l’incentivazione della mobilità sostenibile. Tuttavia, dalle prime informazioni disponibili, non risultano nuovi interventi a sostegno della transizione green nel comparto auto, rispetto al già annunciato programma derivante dalla revisione del PNRR, perdendo un’ulteriore occasione per accelerare l’adozione di vetture a zero o bassissime emissioni.

 

“Come più volte ribadito dall’UNRAE, è quantomai impellente una revisione della fiscalità delle auto aziendali, intervenendo sull’aumento della detraibilità dell’IVA e deducibilità dei costi e sulla riduzione del periodo di ammortamento a tre anni. La Delega Fiscale è un’occasione imperdibile per operare interventi di questo tipo, ma è necessario fare presto, considerata la sua scadenza a fine agosto. Un’auto aziendale con tecnologia virtuosa è il veicolo ideale per la transizione: alto chilometraggio, rinnovo rapido, visibilità. Ma oggi è ancora penalizzata da una fiscalità inadeguata!”, ha concluso Cardinali.

 

 

Francia – Calo a doppia cifra per le auto: maggio perde il 12,3% rispetto allo scorso anno

 

In Francia le vendite di autovetture nuove nel mese di maggio sono calate del 12,3% registrando 123.918 unità contro le 141.298 di maggio 2024, portando il cumulato a perdere l’8,2% dei volumi, arrivati a 672.699 immatricolazioni contro le 733.178 del cumulato 2024. Sul fronte delle alimentazioni, segno negativo e cali a doppia cifra per le ECV, che perdono nel mese il 19,1% dei volumi e circa due p.p. di quota, e si attestano al 22,3%. Nel dettaglio, le BEV perdono il 18,7% e archiviano un 15,7% di share, mentre le PHEV cedono il 19,8% di unità e scendono al 6,6% di quota. Le HEV, invece, recuperano il 14,7% dei volumi e oltre 10 p.p. con una quota del 44,0%. Nei 5 mesi, invece, il calo è del 16,7% per le ECV, che registrano il 23,3% di quota, a fronte di un incremento del 38,3% delle HEV che passano dal 29,8% al 44,9% di share. Le emissioni medie di CO2 di maggio sono pari a 93,3 g/Km contro i 95,3 g/Km di maggio 2024.

 

 

Germania – Mercato ancora in stallo, a maggio le immatricolazioni segnano un +1,2%

 

Il totale delle immatricolazioni del mese di maggio in Germania supera leggermente quanto registrato lo scorso anno: con 239.297 vendite, infatti, la crescita rispetto alle 236.425 di un anno fa è dell’1,2%, che porta il cumulato a 1.146.596 vendite verso le 1.174.312 unità dei 5 mesi 2024. Il 67,2% delle nuove auto nel mese è stato immatricolato dalle aziende e il 32,8% dai privati. Sul fronte delle alimentazioni, ottimi risultati nel mese per le ECV che crescono del 56,0% con un incremento di 10 p.p. di quota, ora al 28,5%, grazie al +79,4% delle PHEV (al 10,5% di share) e al +44,9% delle BEV (al 18,0% di rappresentatività). Le HEV, che incrementano i propri volumi del 16,7%, guadagnano quasi 4 p.p. e si attestano al 28,0% di share. Nei 5 mesi, invece, le ECV guadagnano il 46,5% e raggiungono una quota del 27,5%, mentre le HEV con un +12,1% raggiungono il 28,5% di share.

 

 

Regno Unito – Miglior risultato per maggio dal 2021: +1,6% con 150.000 immatricolazioni

 

Il mese di maggio archivia il miglior risultato dal 2021 nel Regno Unito con 150.070 immatricolazioni di auto nuove contro le 147.678 dello stesso mese dello scorso anno, ottenendo una crescita dell’1,6% ma ancora il 18,3% in meno del 2019 e solo il secondo risultato positivo dell’anno. Il cumulato gennaio-maggio si porta quindi a 850.903 immatricolazioni, +2,8% sul cumulato 2024 che aveva registrato 827.500 vendite. Sul fronte dei canali di vendita, da riportare, per il secondo mese consecutivo, il segno meno a maggio per i privati (-2,3%) che archiviano una quota del 37,4%, a fronte della crescita del 3,7% delle flotte (al 60,0% di share) e del 14,4% delle società (al 2,6% di rappresentatività). Per quanto riguarda le alimentazioni, si segnala la crescita delle BEV del 25,8% e delle PHEV del 50,8% che arrivano rispettivamente al 21,8% e 11,9% di rappresentatività, portando le ECV al 33,7% di share grazie a una crescita del 33,6%. Le HEV a maggio crescono del 6,6% con una quota del 36,7% (+1,7 p.p.) mentre nei 5 mesi aumentano i proprio volumi del 14,4% archiviando una quota del 38,7% (+3,9 p.p.).

 

 

Spagna – Crescita a doppia cifra per il mercato dell’auto spagnolo: +18,6%

 

Le immatricolazioni di auto nuove a maggio 2025 aumentano in Spagna del 18,6%, grazie alle 112.820 unità contro le 95.166 di un anno fa. Con questo risultato il cumulato cresce del 13,6% con 490.711 autovetture contro le 431.919 dei primi 5 mesi 2024 ma si tratta di una performance ancora ben lontana dal 2019 (-10,2%). Ragioni di questi risultati: il forte aumento delle ECV (una su cinque) e gli aiuti nella Zona DANA che sostengono le vendite di auto nuove nelle zone colpite dall’alluvione. Dall’analisi per canale di vendita, invece, emerge per maggio una robusta crescita a doppia cifra per i privati (+22,2% nel mese e +16,5% nel cumulato), con noleggio (+18,8%) e società (+13,7%) che recuperano anche nei 5 mesi. Per quanto concerne le alimentazioni, brillante performance delle ECV (+138,3%) che, trascinate dal +169,8% delle PHEV e dal +104,1% delle BEV (rispettivamente all’11,4% e 7,9% di quota), raggiungono il 19,3% di share, quasi 10 p.p. in più rispetto a un anno fa. Nel cumulato gennaio-maggio, invece, le ECV guadagnano il 71,8% dei volumi e arrivano al 15,8% di rappresentatività, mentre le HEV crescono del 34,9% e raggiungono il 42,2% di share. Le emissioni medie di CO2 registrano 104,1 g/Km, il 12,6% in meno dello scorso anno (108,8 g/Km nel cumulato, -7,6%).

 

In allegato il comunicato stampa compleato


TAG: immatricolazioni, mercato, Europa, maggio, 2025

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