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Mercato auto Europa: dicembre in calo (-3,8%), tonfo della Germania

Periodo di pubblicazione: 18 gennaio 2024
Periodo di riferimento dei dati: dicembre 2023

Ma il 2023 resta in crescita rispetto al 2022 (+13,7%). Italia fanalino di coda nelle auto "con la spina". UNRAE: "Per l'Italia un anno perso nel cammino della transizione, è urgente correggere gli incentivi e rivedere il regime fiscale delle auto aziendali"

 Scarica allegato: 01 Comunicato Stampa UNRAE mercato Europa_Dicembre 2023 e infografica_65a9347c9af47.pdf


A dicembre scorso si è arrestata la crescita del mercato europeo dell’auto dopo 16 mesi consecutivi di vendite in aumento. Con 1.048.727 immatricolazioni, il calo di dicembre è del 3,8% rispetto alle 1.090.385 unità di dicembre 2022. Nonostante il dato negativo dell’ultimo mese dell’anno, influenzato in particolare dal forte calo della Germania, l’intero 2023 chiude con saldo positivo (+13,7%) e 12.847.481 immatricolazioni, oltre 1,55 milioni in più rispetto a 11.294.502 del 2022, ma ancora ben 3 milioni di autovetture in meno sul 2019 (-18,7%).

 

Gli indici di crescita dei cinque Major Markets europei a dicembre vedono la Francia in testa con +14,5%, la Spagna +10,6%, il Regno Unito +9,8%, l’Italia +5,9%, e la Germania con un pesante tonfo (-23%) nel confronto con dicembre 2022, che era stato molto positivo anche per i molti acquisti anticipati a causa della fine degli incentivi per le auto PHEV dal gennaio successivo.

 

Nell’intero anno 2023 i Paesi sono tutti in crescita: l’Italia segna +18,9%, il Regno Unito +17,9%, la Spagna +16,7%, la Francia +16,1%, la Germania +7,3%.

In termini di volumi di auto immatricolate l’Italia occupa il quarto posto sia nel mese che nell’intero anno.

 

L’Italia resta poi fanalino di coda a dicembre nelle immatricolazioni di auto “con la spina” (ECV), con una quota in lieve recupero al 10%. Con le BEV al 6,0% e le PHEV al 4,0%, il nostro mercato è molto lontano dalla Germania con le BEV al 22,6% e le PHEV al 7,4%, nonostante la perdita di 10,6 punti per le BEV e di 14,8 punti per le PHEV (oltre il 50% in meno in volume) rispetto al 2022, mese di fortissima crescita per quel mercato. Ma a dicembre l’Italia è lontana anche dalla Francia (BEV 20,6% e PHEV 9,4%) e dal Regno Unito (BEV 19,7% e PHEV 8,6%) e sotto anche alla Spagna (BEV 7,2% e PHEV 8,0%).

 

Nel totale mercato europeo, a dicembre le BEV sono a quota 19,6% (-5,7 punti percentuali) e le PHEV all’8,4% (-3,7 p.p.).

 

Anche nei 12 mesi 2023 l’Italia è ultima, con le BEV a quota 4,2% e le PHEV al 4,4%, mentre la Germania ha le BEV a 18,4% e PHEV a 6,2%; la Francia BEV 16,8% e PHEV 9,2%; il Regno Unito BEV 16,5% e PHEV 7,4%; la Spagna BEV 5,4% e PHEV 6,5%.

 

Nel totale annuo del mercato europeo le BEV coprono il 16,4% (+1,9 p.p.) di share e le PHEV l’8,0% (-1,3 p.p.).

 

“I dati continuano a non mostrare miglioramenti riguardo al forte ritardo italiano nella transizione energetica: il 2023 rappresenta purtroppo un altro anno perso in questa direzione”, commenta il Direttore Generale dell’UNRAE Andrea Cardinali.

 

“Ai fini della transizione è urgente correggere l’attuale schema incentivi”, aggiunge Andrea Cardinali, ricordando che “è in arrivo un DPCM che sembra aver accolto le richieste dell’UNRAE di estendere gli incentivi a tutte le imprese con bonus a importo pieno, di aumentare gli importi unitari dell’Ecobonus, e di riportare al 2024 i fondi inutilizzati nel 2022 e, nel corso dell’anno, anche quelli del 2023, per complessivi oltre 600 milioni”.

 

Ma su questo tema, per Cardinali: “Ciò che preoccupa sono i tempi di operatività dei «nuovi» incentivi, che rischiano di essere molto lunghi, paralizzando il mercato per mesi, visti i necessari passaggi istituzionali e la necessità di aggiornare la piattaforma Invitalia. E nel frattempo, restano bloccati anche i «vecchi» incentivi, ufficialmente ancora in vigore ma in realtà inutilizzabili perché la piattaforma Invitalia non è stata attivata”.

 

Cardinali, infine, ribadisce l’urgenza di intervenire sul regime fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, che penalizza le imprese del nostro Paese, dove infatti la quota di mercato delle auto a società è ferma al 44,5%, rispetto agli altri grandi mercati che presentano quote tra il 53% e il 67%: “La revisione del regime impositivo - afferma Andrea Cardinali - potrebbe essere realizzata velocemente attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale, in modo da favorire la competitività delle imprese italiane, oltre a rilanciare un settore che, con il veloce ricambio dei veicoli aziendali, è in grado di accelerare al tempo stesso la transizione energetica e il rinnovo del parco circolante”.

 

Francia – chiusura d’anno con 1.774.723 auto nuove (+16,1%)

Il mercato auto francese chiude il 2023 con un segno positivo, in crescita del 16,1% e 1.774.723 autovetture immatricolate. Il solo mese di dicembre archivia 181.005 unità (+14,5%). Nel dodicesimo mese dell’anno le emissioni medie di CO2  calano a 92,1 g/Km rispetto a dicembre 2022 (quando si registravano livelli pari a 99,5 g/Km). Sul fronte dei canali di vendita, sale nei dodici mesi la quota dei privati rispetto all’anno precedente (+19,1%) e si attesta al 46,6% del mercato. Segno positivo anche per le società verso il 2022 (+13,6%) al 53,4% di market share. Guardando alle alimentazioni delle vetture elettrificate, le BEV chiudono l’anno conquistando il 16,8% di quota (+3,5 p.p.), mentre a dicembre guadagnano il 20,6% di market share (+4,8 p.p.). Serie di segni positivi anche per PHEV e HEV, che nei dodici mesi si attestano rispettivamente al 9,2% e al 24,4% di quota (+0,9 p.p. e +2,6 p.p.), mentre nel mese di dicembre segnano il 9,4% e il 26,6% di quota di mercato (+0,2 p.p. e +3,6 p.p.).

 

Germania – 2023 a +7,3% ma vs un dicembre 2022 dinamico, crolla la crescita del mese (-23%)

Il mercato auto tedesco chiude l’anno 2023 in positivo (+7,3%) archiviando 2.844.609 immatricolazioni, ma nel mese di dicembre subisce un pesante tracollo nel confronto con un dicembre 2022 molto dinamico, anche per l’anticipazione degli acquisti per l’esclusione delle PHEV dagli incentivi a partire da gennaio 2023. Il dodicesimo mese dell’anno infatti segna un calo del 23% con 241.883 unità e il brusco stop dei bonus fiscali per le ECV a partire dal 17 dicembre impatterà sull’andamento del mercato nel 2024. Per canali, nell’anno i privati si attestano al 32,8% di share, mentre nel mese a 36,3% e le persone giuridiche chiudono il 2023 al 67,1% (63,6% a dicembre). Analizzando le alimentazioni, le BEV nel mese subiscono un pesante calo (al 22,6% di share, -10,6 p.p.), mentre nel cumulato si attestano al 18,4% di quota (+0,7 p.p.).  Pesante contrazione per le PHEV che registrano un calo sia nel mese (7,4% di share e -14,8 p.p.) che nel cumulato (6,2% di quota e -7,5 p.p.), mentre le HEV guadagnano posizioni sia a dicembre che nei dodici mesi (rispettivamente al 23% e al 23,4%, segnando +10,2 p.p. e +5,9 p.p.). Nel 2023 aumentano del 4,9% le emissioni medie di CO2 (114,9 g/Km).

 

Regno Unito – il mercato registra il suo anno migliore dal 2019 (+17,9%)

Il mercato auto britannico a dicembre segna il 17° mese consecutivo di segno positivo con 141.092 immatricolazioni (+9,8%) e chiude il 2023 registrando il migliore anno dal 2019 (+17,9% e 1.903.054 unità archiviate). La crescita è guidata principalmente dalle flotte collezionando segni positivi sia nel mese (+32,9% e 65,7% di market share) che nel cumulato (+38,7% di incremento).  Al contrario, prosegue nel mese il calo dei privati del 14% fermi al 32% di quota (stabili nei dodici mesi al 43% di share). Crollano a dicembre le società che si arrestano del 47,3% (2,4% di quota) mentre nel cumulato calano dell’1,5% (al 2,3% di share). Nelle alimentazioni a dicembre le BEV registrano una battuta d’arresto e si fermano al 19,7% di quota (-13,2 p.p.), 16,5% di share nei dodici mesi rimanendo sostanzialmente stabili (-0,1 p.p.). PHEV e HEV collezionano segni positivi sia a dicembre che nel cumulato: nel mese raggiungono rispettivamente l’8,6% e l’11,5% di share (+2,1 p.p. e +0,8 p.p.), mentre su base annua il 7,4% e il 12,6% di quota, guadagnando entrambe circa un punto percentuale a testa. Mentre l’intero comparto chiede al Governo di dimezzare l’IVA sui veicoli elettrici, le ultime previsioni per il 2024 indicano 1,97 milioni di immatricolazioni, con 439.000 autovetture BEV, il 22,3% del totale. 

 

Spagna – il 2023 chiude in positivo a +16,7% (con 949.359 immatricolazioni)

Il trend positivo degli ultimi mesi relativo al comparto auto spagnolo viene confermato in chiusura d’anno: il 2023 registra una crescita del 16,7% con 949.359 unità immatricolate (rimanendo quindi sotto la soglia delle 950.000 vendite). Dicembre segna un +10,6% rispetto allo stesso mese 2022 con 81.772 unità: dati comunque positivi considerando gli alti tassi dei finanziamenti e quelli di inflazione. Per canali di vendita, nei dodici mesi i privati registrano 419.528 unità e una crescita del 14,5% (al 44,1% di market share, confermandosi come canale leader nel mercato), mentre nel mese raggiungono una quota del 47,1% e +8,1% di crescita. Anche le società e il noleggio chiudono l’anno in positivo (rispettivamente al 42,8% e al 12,1% di quota), mentre a dicembre raggiungono il 44% e l’8,8% di share. Prosegue la corsa dei veicoli BEV che chiudono il 2023 al 5,4% di mercato (+1,6 p.p.) e nel mese archiviano il 7,2% di share (+2,6 p.p.). Conclusione d’anno positiva anche per PHEV e HEV (rispettivamente al 6,5% e 31,9 di quota, guadagnando +0,6 p.p. e +2,4 p.p.) mentre a dicembre si attestano all’8% e al 34,1% di share (+1,7 p.p. e +3,7 p.p.).

 

In allegato il comunicato stampa completo di grafici


TAG: immatricolazioni, autovetture, Europa, 2023, vendite, dicembre


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