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Mercato vetture italiano: immatricolazioni -0,6% a ottobre

Periodo di pubblicazione: 03 novembre 2025
Periodo di riferimento dei dati: ottobre 2025

• Nuove stime per il 2025: attese 1.520.000 immatricolazioni, 39.000 auto in meno sul 2024 (-2,5%) • Le “elettriche pure” si fermano al 5,0%, in flessione dal 5,6% di settembre • UNRAE: “Servono misure strutturali per il settore, evitare fiammate e stagnazioni del mercato”

 Scarica allegato: 01 Comunicato Stampa UNRAE mercato Auto Ottobre 2025 e Infografica_6908e0d39cba8.pdf


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Il mercato italiano delle autovetture chiude il mese di ottobre con 125.826 immatricolazioni, registrando un lieve calo (-0,6%) rispetto alle 126.543 unità dello stesso mese del 2024. Il bilancio dei primi dieci mesi dell’anno evidenzia una contrazione del 2,7%, con 1.293.366 immatricolazioni contro le 1.328.727 di gennaio-ottobre 2024. Particolarmente significativo rimane il divario rispetto al 2019, con una perdita di 332.000 unità, pari a -20,4%.

 

Le proiezioni aggiornate del Centro Studi e Statistiche UNRAE, basate sui dati disponibili a settembre, indicano per la chiusura del 2025 un volume complessivo di 1.520.000 automobili, con una diminuzione di quasi 39.000 unità (-2,5%) rispetto al 2024. Per il 2026 le stime prevedono una timida inversione di rotta, con una crescita dell’1,3% che porterebbe il totale a 1.540.000 immatricolazioni, ancora il 19,7% in meno rispetto al 2019.

 

Roberto Pietrantonio, Presidente di UNRAE, ha dichiarato: “Il 22 ottobre sono stati finalmente attivati gli incentivi MASE per l’acquisto di vetture elettriche, e in poco più di 24 ore con oltre 55mila voucher si è esaurito l’intero fondo di quasi 600 milioni. Attualmente è in corso la validazione dei voucher sulla Piattaforma informatica dedicata e sarà necessario attendere i 30 giorni previsti per determinare il numero reale di contratti stipulati a fronte dei voucher rilasciati. Pertanto, al momento non è possibile quantificare con precisione l’eventuale apporto sulle immatricolazioni delle vetture che hanno già beneficiato dell’incentivo”.

 

In attesa che l’effetto delle prenotazioni si materializzi appieno, il percorso della transizione ecologica resta eccessivamente lento. Fino alla fine di ottobre il mercato ha risentito negativamente della prolungata attesa per l’arrivo degli incentivi. La quota di mercato delle vetture elettriche pure (BEV) si è attestata nel mese al 5,0%, in diminuzione rispetto al 5,6% di settembre, ma comunque superiore al 4,0% di un anno fa. Le ibride plug-in (PHEV) hanno raggiunto il 7,7% a ottobre, in calo rispetto all’8,7% di settembre ma in netta crescita sul 3,4% di ottobre 2024, con un andamento favorevole legato sia all’offerta sempre più ampia di modelli sia alle nuove disposizioni sulle auto aziendali in fringe benefits. Complessivamente, la quota delle ECV a ottobre 2025 si posiziona al 12,7%. Per i prossimi mesi si prevede un incremento significativo della quota BEV grazie all’immatricolazione delle vetture incentivate e al recupero dell’effetto attesa.

 

“Quello a cui abbiamo assistito è, purtroppo, un film già visto. Un lungo periodo di attesa che congela il mercato, una fiammata improvvisa che brucia le risorse in pochissimi giorni e infine il rischio che la domanda torni a rallentare, in attesa del successivo provvedimento. Eppure, emerge un segnale positivo: l’interesse crescente degli italiani verso la mobilità elettrica. Proprio per questo, UNRAE ribadisce la necessità di superare la logica emergenziale per abbracciare una visione strutturale, con misure di medio-lungo periodo: una vera politica industriale per l’auto, una revisione coerente della fiscalità delle vetture aziendali, una pianificazione coordinata tra istituzioni e rappresentanze del settore. Solo attraverso un dialogo costante e costruttivo sarà possibile ottenere progressi duraturi, dando al mercato e ai cittadini la certezza di un percorso coerente verso una mobilità più sostenibile e moderna. Su questo punto ci aspettiamo risposte dalle Istituzioni”, ha concluso il Presidente Pietrantonio.

 

Come UNRAE evidenzia ormai da molti anni, per dare impulso allo sviluppo della mobilità a zero emissioni risulta indispensabile una riforma del regime fiscale applicato alle auto aziendali, attraverso interventi su detraibilità dell’IVA, deducibilità dei costi e periodo di ammortamento. La Delega Fiscale, di recente prorogata al 31 dicembre 2026, costituisce un’opportunità fondamentale per attuare tali modifiche.

 

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, evidenza ancora una volta una flessione per i soli privati. Con un calo dei volumi a doppia cifra, la quota scende di 7,5 punti, al 56,9% del totale (53,2% nel cumulato, -4,5 p.p.). Le autoimmatricolazioni nel mese segnano una forte accelerazione in volume e guadagnano 3,8 punti, salendo al 13,7% di quota e all’11,7% nel cumulato (+0,4 p.p.). Il noleggio a lungo termine recupera altri 3 punti di quota, al 21,3% (23,1% nei 10 mesi, +3,3 p.p.), grazie all’accelerazione sia delle principali società Top sia delle Captive. Anche il noleggio a breve termine nel mese segna un sostenuto incremento e sale all’1,7% del totale (+0,5 p.p.) e al 6,2% nei 10 mesi (+0,6 p.p.); le società con un leggero incremento in volume, guadagnano 2 decimi di punto, al 6,4% del mercato e al 5,8% nel cumulato (+0,2 p.p.).

 

Tra le alimentazioni, a ottobre il motore a benzina cede in volume e perde 4,6 punti, scendendo al 22,9% (25,1% nel cumulato, -4,1 p.p.). Il diesel scende di 3,8 punti al 9,3% di share (al 9,6% in gennaio-ottobre, -4,4 p.p.); il Gpl, in crescita in volume, sale al 9,7% a ottobre (+0,5 p.p.), al 9,3% nel cumulato (-0,1 p.p.). Le vetture ibride nel mese raggiungono il 45,5% (+2,7 p.p.) e il 44,7% (+4,8 p.p.) nei 10 mesi, con un 14,0% per le “full” hybrid e 31,5% per le “mild” hybrid in ottobre. Come anticipato, le auto BEV si portano al 5,0% del totale (+1 p.p. e al 5,2% in gennaio-ottobre, +1,2 p.p.), mentre le PHEV salgono al 7,7% (+4,3 p.p. e al 6,1% nei 10 mesi, +2,8 p.p.).

 

L’analisi della segmentazione mostra in ottobre un recupero delle berline del segmento A a fronte di una flessione a doppia cifra dei Suv, rispettivamente all’8,0% e 1,8% del totale mercato. Nel segmento B flettono le berline (al 17,7%) mentre recuperano i Suv, al 31,9% di share. Nel segmento delle medie (C) in calo le berline (al 4,8%) e tengono i Suv (al 20,5%); come perdono volumi le berline del segmento D, allo 0,6%, a fronte di una crescita dei Suv, al 7,7% di share. Nell’alto di gamma, le berline cedono quasi la metà dei volumi allo 0,1% del totale e flettono i Suv all’1,4% del mercato. Infine, le station wagon rappresentano il 2,8% del totale, gli MPV l’1,8% e le sportive lo 0,7%.

 

Sul fronte delle aree geografiche, anche in ottobre il Nord Ovest conferma la leadership, con una quota in crescita al 30,4% (al 29,5% in gennaio-ottobre, +1,1 p.p.). Il Nord Est flette in volume e perde 2,5 punti, al 25,7% del totale (29,6% nel cumulato), grazie al contributo del noleggio, senza il quale scenderebbe di 2,5 punti, al 23,2%. Il Centro Italia sale al 28,3% nel mese (+2,7 p.p., al 26,4% in gennaio-ottobre), l’area meridionale scende al 10,1% e le Isole al 5,4% (rispettivamente 9,5% e 5,0% nel cumulato).

 

Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in ottobre flettono del 6,0% a 112 g/Km e del 4,9% nei 10 mesi a 113,6 g/Km.

 

L’analisi delle immatricolazioni di ottobre per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta l’8,7% del mercato, il 3,1% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 8,2% e 3,0% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 65,7% (65,9% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 17,1% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,3% (rispettivamente 18,9% e 2,0% nei 10 mesi).


TAG: immatricolazioni, autovetture, vendite, auto, Italia


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