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Mercato industriali altalenante in estate (luglio +9,7%; agosto -3,3%). Calo del 10,4% nei primi otto mesi del 2015

Periodo di pubblicazione: 10 settembre 2025
Periodo di riferimento dei dati: luglio 2025 / agosto 2025

Starace: "Annunci intempestivi affossano il comparto"

 Scarica allegato: 01 Comunicato Stampa UNRAE_Veicoli Industriali_Luglio_Agosto_ 2025 e infografiche_68c176a163503.pdf
 Scarica allegato: Osservatorio_UNRAE_veicoli_industriali_semestrale_set_2025_68c176a19b717.pdf


Il Centro Studi e Statistiche UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di luglio e agosto 2025:

 

massa totale a terra

luglio

% variazione

2024

2025

da 3,51 a 6 t

89

137

+53,9

da 6,01 a 15,99 t

338

296

-12,4

≥ 16 t

2.177

2.423

+11,3

di cui carri

900

1.071

+19,0

di cui trattori

1.277

1.352

+5,9

Totale mercato >3,5 t

2.604

2.856

+9,7

 

 

massa totale a terra

agosto

% variazione

2024

2025

da 3,51 a 6 t

44

65

+47,7

da 6,01 a 15,99 t

154

162

+5,2

≥ 16 t

1.154

1.081

-6,3

di cui carri

476

513

+7,8

di cui trattori

678

568

-16,2

Totale mercato >3,5 t

1.352

1.308

-3,3

 

A luglio il mercato dei veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 t segna una crescita, registrando un incremento del 9,7% rispetto allo stesso mese del 2024. Le immatricolazioni totali raggiungono le 2.856 unità, contro le 2.604 dell’anno precedente. In forte aumento i veicoli leggeri da 3,51 a 6 t, che salgono da 89 a 137 unità, con una variazione positiva del 53,9%. In calo, al contrario, i mezzi da 6,01 a 15,99 t, che scendono del 12,4%, passando da 338 a 296 unità. I veicoli pesanti sopra le 16 t mostrano una crescita dell’11,3%, con 2.423 immatricolazioni contro le 2.177 del 2024. All’interno del segmento, i carri segnano un progresso significativo del 19,0%, passando da 900 a 1.071 unità, mentre i trattori stradali aumentano più moderatamente (+5,9%), da 1.277 a 1.352 unità.

 

Ad agosto, invece, il mercato torna a segnare un calo, con un totale di 1.308 immatricolazioni, in flessione del 3,3% rispetto alle 1.352 dello scorso anno. In crescita risultano i veicoli leggeri da 3,51 a 6 t, che aumentano del 47,7%, passando da 44 a 65 unità, così come i mezzi da 6,01 a 15,99 t, che con 162 unità migliorano la performance del mese del 2024 (+5,2%). Risultano invece in contrazione i veicoli oltre le 16 t, che scendono da 1.154 a 1.081 unità (-6,3%). In questo segmento i carri si mantengono in territorio positivo, con 513 immatricolazioni contro le 476 dell’anno precedente (+7,8%), mentre i trattori stradali registrano un marcato calo del 16,2%, passando da 678 a 568 unità.

 

Dall’inizio dell’anno sono stati immatricolati 18.644 nuovi veicoli, in calo del 10,4% rispetto ai primi otto mesi del 2024, quando le registrazioni erano state 20.798. La flessione è ancora più marcata per i mezzi oltre le 16 tonnellate, che scendono del 10,8%: 15.799 unità nel 2025 contro le 17.705 dello stesso periodo del 2024.

 

“I dati di fine agosto attestano la significativa flessione del mercato (-10,4% da gennaio) e confermano come lo scenario resti caratterizzato da gravi criticità. Ad oggi, infatti, non risultano nell’Agenda del Governo misure di sostegno in grado di contribuire nel breve-medio termine a risollevare le sorti di un comparto strategico per l’economia del Paese. È motivo di rammarico constatare come il settore venga ancora una volta relegato a un ruolo marginale nelle priorità della politica, nonostante il suo comprovato contributo alla crescita del PIL nazionale”, commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE.

 

“Ad aggravare la situazione – prosegue Starace – si aggiungono le dichiarazioni intempestive circa ipotetici contributi straordinari e di rilevante entità per il rinnovo del parco circolante, che hanno generato aspettative nelle aziende di autotrasporto, a detrimento di una domanda già fortemente contratta”.

 

“Con l’approssimarsi delle interlocuzioni relative alla nuova Legge di Bilancio, auspichiamo che l’Esecutivo, pur nella consapevolezza delle ristrettezze delle risorse disponibili, individui misure concrete che restituiscano fiducia alle imprese. Un impegno quanto mai necessario in un contesto in cui gli stringenti obiettivi europei di decarbonizzazione e le conseguenti, pesanti sanzioni – inspiegabilmente non rimesse in discussione a Bruxelles, a differenza di quanto accaduto per il comparto auto – rischiano di compromettere la stabilità delle Case costruttrici di veicoli pesanti e la propria competitività rispetto a Gruppi extraeuropei”, conclude Starace.



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